2011-2015. Cinque anni de “Li Ucci Festival”. Cinque anni di tradizione. Si perché l’obiettivo che fin dal primo anno ci siamo posti senza troppe aspettative, senza presunzioni, è stato quello di aprire una piccola finestra su di un mondo che rappresenta una parte importante della memoria della nostra piccola cittadina. E proprio per rispolverare quella memoria a chi l’aveva relegata in un angolo nascosto e per farla conoscere a chi, invece, ne ha sentito parlare nei racconti dei nonni, che ci siamo dati da fare, che abbiamo messo insieme le nostre idee, le nostre energie, perché come ha detto qualcuno “un Paese senza memoria è un Paese senza identità” (Rinaldo Sidoli).Anche quest’anno Li Ucci Festival rientra nella Rete dei Festival “Musiche del Salento” promossa con il Sostegno di Puglia Sounds, nonché l’ass.ne cult. Sud Ethnic iscritta nell’Albo Regionale dello Spettacolo nella sezione Festival.
Cinque anni di tradizione, sperimentazione e innovazione. Quella che all’inizio era una piccola finestra l’abbiamo trasformata in una porta spalancata su nuove realtà artistiche, spaziando dalla musica alla fotografia, dalla pittura alla gastronomia e non solo.
Così anche quest’anno nella sette giorni di Festival che si svolgerà dal 13 al 19 settembre abbiamo cercato di accendere i riflettori sull’Arte nel senso più ampio del termine, infatti quest’anno la Costola del nostro festival “Li Ucci tra musica e colore” ha un titolo ben specifico: “La creta si fa Arte e la musica è un’immagine” contenitore artistico dedicato a Totò Massaro artista cutrofianese scomparso di recente. All’interno del contenitore artistico presso il laboratorio urbano Sottomondo quindi non mancherà il consueto e immancabile progetto “L’Arte nel Piatto” curato da Teresa Gravili; la mostra fotografica frutto di un concorso di fotografia, con gli scatti realizzati da professionisti e non sul tema “sulla finestrella tua vorrei venire” curata da Luigi Cesari; ed ancora l’importante spazio dedicato all’enogastronomia locale che sarà protagonista in due momenti: Domenica 13 intorno alle ore 13 circa, L’Astore sarà il punto di arrivo di un appuntamento oramai fisso, il bike-tour, la biciclettata alla riscoperta delle campagne di Cutrofiano che si inserisce anch’essa nel filone degli AssaggiUcci, la degustazione di prodotti locali sia allo stato naturale sia trasformati al fine di dare lustro a giovani aziende locali dell’enogastronomia e della pasticceria-gelateria che hanno fatto della tradizione il punto di partenza di nuove sperimentazioni. In serata dopo la presentazione del libro a cura di Ed. Kurumuny sempre nella pittoresca masseria L’Astore ci sarà “Il concerto a Km0” aperto dalla voce del massaio e organettista novantenne Giovanni Avantaggiato e subito dopo il progetto Ethnos, i quali faranno da colonna sonora alla degustazione di vino ed altri prodotti della nostra terra.
Continuando a sperimentare, altre importanti novità all’interno del nostro contenitore artistico: la prima riguarda l’immagine del festival che non è stata realizzata e quindi affidata ad un’azienda ma è il risultato di un concorso,” Crea tu l’immagine di Li Ucci”, indetto nel mese di aprile. La seconda novità è invece legata all’idea della piazza come luogo di ritrovo, il luogo dove i contadini di una volta si recavano la sera dopo una giornata di lavoro nei campi. Proprio con l’intento di far rivivere quello che topograficamente è il cuore del Paese che è nato –La chiazza ca sona e “vive”-, una serata quella di mercoledì 16 settembre, nella quale si svolgeranno diversi spettacoli musicali con il coinvolgimento dei bar, locali e osterie che lì si trovano collocati. Nella serata di mercoledì parte una campagna di sensibilizzazione sia per il rispetto dei luoghi e sia all’uso intelligente di Alcool e non uso di sostanze stupefacenti.
Nuove idee abbiamo sperimentato soprattutto per l’ambito musicale che sebbene non è l’unico di cui si compone il festival, è sicuramente quello centrale, il punto fermo intorno al quale si sviluppa tutto il resto. In primis la riscoperta della fisarmonica con l’obiettivo di superare quel luogo comune diffuso nell’immaginario collettivo che la vede legata solo al mondo del liscio e del folk; ma la fisarmonica utilizzata per la musica classica e contemporanea come avrà modo di far vedere il trio formatosi all’interno del Conservatorio di Lecce “Lecce Accordeon Project”. E poi UCCIFOLKONTEST, un concorso dedicato alla musica folk e World music che ha visto nei mesi scorsi la partecipazione di gruppi musicali da tutta Italia conclusosi con la premiazione da parte di una giuria dei primi due classificati che potranno suonare sul palco del concerto-evento del 19 settembre. Per il Concerto-Evento di Piazza Municipio, sabato 19 Settembre si esibirà anche quest’anno, come nelle ultime due edizioni, “LI UCCI ORKESTRA”, (una band allargata composta da circa venti musicisti) che accompagnerà le voci tra le più rappresentative della tradizione musicale salentina. Sarà proprio in quella serata che consegneremo il premio alla carriera al gruppo salentino Menamenamò per i loro 20 anni di carriera.
Cinque anni di soddisfazioni. Ultima ma solo in ordine di tempo l’istituzionalizzazione del festival da parte dell’amministrazione comunale, sintomo della condivisione delle nostre idee, della nostra volontà di tenere vivo il ricordo di quei cantori che hanno fatto conoscere il nostro Paese oltre i confini locali, del nostro obiettivo di destagionalizzare il turismo: perché crediamo fortemente che il Salento non è solo estate, ma una meta turistica interessante tutto l’anno.
Quest’anno a differenza delle edizioni precedenti del festival, non sarà utilizzata dagli organizzatori l’immagine di Uccio Aloisi, per espressa richiesta di un suo famigliare. Uccio Aloisi era molto vicino alle persone che organizzano e prendono parte a questo festival, con un rapporto di amicizia e di leale collaborazione professionale, mai venuti meno. È stato per tanti anni il loro “tutore”.
Ci si augura che le ragioni che hanno determinato questa situazione vengano riconsiderate, al fine di poter dare, anche ad Uccio Aloisi, il giusto riconoscimento e lo spazio dato agli altri cantori della tradizione popolare salentina.
Con l’augurio che anche quest’anno, a coronamento dell’entusiasmo e dell’impegno profuso da tutta la squadra, possa essere un festival di successo, ringrazio tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno contribuito alla sua realizzazione, e li accomuno in un caloroso abbraccio.
ANTONIO MELEGARI
Direttore Artistico e Organizzativo LI UCCI FESTIVAL