Fra le numerose manifestazioni che si organizzano nella nostra provincia, quelle estive suscitano particolare entusiasmo; se poi queste rimandano alle nostre tradizioni più genuine, quelle che costituiscono la prova più tangibile del legame delle genti del Salento con il loro passato, allora il successo supera largamente le più rosee aspettative. È così che nel segno della tradizione e dell’amore per la propria terra, grazie all’energia delle nuove generazioni, l’essenza più profonda delle nostre origini viene riconquistata e valorizzata.
Ballate, stornelli in dialetto, ritmi incalzanti a suon di tamburello, tra le più felici rappresentazioni dell’anima popolare salentina, costituiscono un vero e proprio tesoro del mondo antropologico locale.
Salvaguardando le identità locali e le espressioni culturali si concorre allo sviluppo della comunità: oggi, però, non si può prescindere dalla crisi economica e sociale, dai suoi risvolti sulla gestione della cultura e delle sue espressioni. Dare continuità ad una manifestazione, cercando al contempo di mantenere elevata l’offerta culturale, è motivo di grande soddisfazione per la Provincia di Lecce che sostiene ed incoraggia in maniera convinta l’Associazione Culturale Sud Ethnic per l’originale iniziativa messa su da un intero gruppo di lavoro e dal direttore artistico Antonio Melegari.
Nelle sette giornate de Li Ucci Festival l’intera comunità salentina si riappropria di forme d’arte, di devozione, di relazioni umane, di vita sociale, che per secoli hanno costituito il suo tessuto connettivo, e le restituisce rinnovate al suo territorio e ad un pubblico sempre più allargato.
ANTONIO GABELLONE
Presidente della Provincia di Lecce